La mafia non è più quella delle coppole e delle lupare. Si occupa di economia, banche e finanze, e condiziona la politica. Spara sempre meno e fa sempre più affari. Dal Sud, seguendo la linea della palma di cui parlava Sciascia nel Giorno della civetta, ha risalito la penisola e si è radicata al Nord.
In Sicilia, Calabria e Campania è in corso un conflitto, silenzioso e inarrestabile. I mafiosi contro gli onesti, i collusi contro chi si oppone.
Malitalia racconta tutto questo. Storie e uomini, spesso dimenticati, di una guerra quotidiana.
Il libro, a più voci, narra di carnefici e vittime. Dall'ultimo capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, alla prima vittima dei casalesi Salvatore Nuvoletta. Dal paese più povero d'Italia ai boss globali con la prefazione di Franco Di Mare e le conclusioni del Procuratore Nazionale Antimafia, Piero Grasso.
Il dvd è un viaggio, un film dal vero che mostra le "facce", le trame criminali, la lotta quotidiana di chi è stato usurato e di chi ha deciso di collaborare con la Legge. Un percorso scandito dalle parole di don Luigi Ciotti e Dacia Maraini.
ANGELA CORICA, 24 anni, giovane giornalista calabrese (scrive per "Calabria ora"). Da un suo articolo nasce un'inchiesta su una discarica abusiva e la 'ndrangheta si fa sentire e le spara 5 colpi di pistola contro la macchina. Lei ha paura ma non vuole mollare. E' la voce della Calabria perbene quella dei ragazzi di Locri che fanno gli "artisti di strada" ma non nella loro terra che li tiene ai margini come se essere onesti sia un "peccato". Lo diceva già Corrado Alvaro " la disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile".
ROBERTO BATTAGLIA, 40 anni, di Caserta, ha passato gli ultimi anni a pagare gli usurai ai quali si era rivolto quando l'agenzia di viaggi di famiglia si era trovata in difficoltà e le banche gli avevano chiuso le porte. Sceglie di pagare prima gli usuari, fa arrestare il cugino di "Sandokan" Francesco Bidognetti, di Casal di Principe, ma intanto le banche sono andate avanti e lo stanno portando al fallimento.
I CACCIATORI: a loro questo nome non piace. Dicono "è riduttivo": ma come puoi chiamare altrimenti gli uomini di Polizia di Stato e Carabinieri che dedicano la loro vita a "braccare" e "stanare" latitanti di 'ndrangheta, camorra e mafia? Vivono la stessa vita delle loro "prede", rinunciano ad una vita normale, spesso anche agli affetti per raggiungere l'obiettivo. Uomini invisibili che cercano altri "invisibili" in una guerra che non riguarda più solo il Sud d'Italia.
Questo lavoro è il frutto di una grande sinergia tra generazioni diverse che hanno messo insieme memoria e curiosità, identità e innovazione, disciplina e sregolatezza.
E così le musiche sono di Enrico Melozzi, 30 anni di Teramo, giovane compositore emergente celebrato al Festival di Venezia per le musiche del corto di Alessandro Giannini.
Alla regia ha collaborato anche Stefano Saverioni, anche lui tramano, candidato al David di Donatello 2009 con il documentario "Diario di un curato di montagna" ( con musiche di Enrico Melozzi) che ha incuriosito anche la BBC.
Con lui Mario Tabassi, 30enne montatore romano, che si è cimentato per la prima volta nella regia.
E poi tutti i giovani collaboratori che hanno raccolto i materiali, archiviato,fatto ricerche, dato consigli o solo ascoltato e che hanno un'età compresa tra i 28 e i anni 35
Laura Aprati, giornalista pubblicista e autrice televisiva. Ha collaborato a trasmissioni di RAI 1 come "Linea Verde" e "Italia che vai" ed è stata autrice, dal 2006, del programma "Sabato e Domenica" di RAI 1 dove si è occupata di cronaca e attualità. Oggi è autrice di RAI 1 di programmi di cultura e viaggi.Ha prodotto documentari sulle identità territoriali ed è stata finalista al David di Donatello 2009 con "Diario di un curato di montagna" del regista Stefano Saverioni. Ha vinto il premio Internazionale "Pieve di Cadore 2004", con il documentario "Castelbasso tra tradizione e innovazione", e il Premio internazionale "Sicilia madre mediterranea" per "vado a vivere in campagna", realizzato per RAI SAT Gambero Rosso. Si occupa anche di sviluppo e comunicazione territoriale.
Enrico Fierro, giornalista. Scrive per "Il Fatto quotidiano", ha collaborato con La Voce della Campania, Dossier Sud, L'Espresso, Epoca. E' stato inviato speciale de «l'Unità». Per la pubblicazione del volume La santa - viaggio nella 'Ndrangheta sconosciuta, assieme a Ruben H. Oliva, ha ricevuto il Premio Globo d'Oro 2007/2008, il Premio Paolo Borsellino 2007 ed il Premio Itaca 2008 promosso dall'associazione universitaria Ulixes. È autore inoltre di Dieci anni di potere e terremoto (1990) e O ministro. La Pomicino story (1991), scritti con Rita Pennarola e Andrea Cinquegrani; E adesso ammazzateci tutti ( 2005). Ammazzati l'onorevole (2007).
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Privacy Policy Per saperne di piu'
Abbiamo 8 visitatori e nessun utente online