Gli ospiti di ArezzoFestival 2010

style="text-align: justify;">fuoricomevaPeppe Dell'Acqua Fuori come va ? Sconcerto. Incredulità. Smarrimento. Dolore. Rabbia. Pudore. Senso di colpa. Vergogna. Sono le "normali" emozioni provate quando ci si accorge che all'improvviso...

fuoricomevaPeppe Dell'Acqua

Fuori come va?

Famiglie e persone con schizofrenia. Manuale per un uso ottimistico delle cure e dei servizi

Feltrinelli Editore

Sconcerto. Incredulità. Smarrimento. Dolore. Rabbia. Pudore. Senso di colpa. Vergogna. Sono le "normali" emozioni provate quando ci si accorge che all'improvviso un nostro caro "non è più quello di sempre", "non sta bene". Soffre di uno "strano male" che non si capisce dove sta. Nel cervello? Nell'anima? Nel sangue? E che cos'è? Ha cause precise? Era destino? O forse un'oscura "punizione"? Si poteva evitare? Abbiamo sbagliato qualcosa? Perché proprio a noi? Insomma, che cosa succede? E che fare adesso? Dove andare? Fidarsi di chi? È il caso di dirlo, c'è da uscirne pazzi. Occorrono risposte. Risposte sul da farsi per capire, ma soprattutto aiutare. E aiutarsi. Può essere una strada lunga, tortuosa, a volte sfibrante, disperata. Con una buona guida alla mano, diventa più facile. Una guida concreta, agile, comprensibile a chiunque, come vorrebbe essere il presente manuale. Ad accompagnare le famiglie in un percorso mai scontato, il cui scopo è curare, guarire. Da oltre trent'anni, in Italia e altrove, chi si occupa di salute mentale sa che lo scopo è questo e che le relazioni nella famiglia e nella comunità sono determinanti per raggiungerlo. Come valorizzarle, utilizzarle al meglio, nelle ruvidità e asperità del quotidiano vivere e convivere con un disturbo mentale, con la schizofrenia, è ciò che si può apprendere da queste pagine. Scoprendo che guarire non è impossibile. Che molti ce l'hanno fatta e che moltissimi sono sulla strada giusta.

Peppe Dell'Acqua, psichiatra, è direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste. Nell'ospedale psichiatrico di quella città ha cominciato a lavorare nel 1971 con Franco Basaglia partecipando al cambiamento e alla chiusura del manicomio. Dalla fine degli anni settanta ha contribuito alla nascita dei primi centri di salute mentale territoriali. Svolge attività di consulenza scientifica e collabora con programmi radiofonici e televisivi sul disturbo mentale. Tra i suoi libri ricordiamo Non ho l'arma che uccide il leone. Storie dal manicomio di Trieste (Nuovi Equilibri 2007).

Associazione Nausika
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