eighties-colourRoberto Calabrò EIGHTIES COLOURS Finalmente arriva un libro che racconta l'effervescente scena neo-Sixties italiana di quel decennio "yuppie" che sono...

calab_interRoberto Calabrò

EIGHTIES COLOURS

Garage, beat e psichedelia nell'Italia degli anni Ottanta

Coniglio Editore

Finalmente arriva un libro che racconta l'effervescente scena neo-Sixties italiana di quel decennio "yuppie" che sono stati gli anni Ottanta. Mentre impazzavano i videoclip di DJ Television, moltissimi erano i giovani curiosi e desiderosi di "altra" musica. Eighties colours. Garage, beat e psichedelia nell'Italia degli anni Ottanta (pagg. 224, euro 34) di Roberto Calabrò documenta, attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti di quella scena (musicisti, giornalisti, discografici, promoter e organizzatori), la descrizione di tutti i dischi usciti in quel periodo e un impressionante apparato fotografico, lo spirito di genuina e colorata sperimentazione musicale di quegli anni indimenticabili.

IL LIBRO

Gli anni Ottanta non sono stati solo quelli degli yuppies e della "Milano da bere", di DJ Television e del Pentapartito al governo. Dietro la loro facciata superficiale scorreva una straordinaria creatività sotterranea, lontana dai patinati circuiti "ufficiali", spesso dimenticata, che eleggeva miti e cementava legami. Tra il 1985 e il 1990, da nord a sud, centinaia di giovani – stanchi dei dogmi della politica come delle atmosfere oscure del dark e della new wave – decidono di voltarsi indietro e guardare ai Sixties come inesauribile fonte di ispirazione. Vogliono celebrare la gioia di vivere, ritornare alle radici più pure del rock'n'roll, passando attraverso la riscoperta di oscure formazioni americane e inglesi degli anni Sessanta. Come i loro coetanei d'Oltreoceano o della fredda Scandinavia, si fanno crescere i capelli e li acconciano a caschetto, iniziano a indossare camicie paisley e a portare i Chelsea Boots, gli stivaletti a punta in voga ai tempi dei Beatles, segni di riconoscimento tra i carbonari di quell'arte. Ma soprattutto imbracciano gli strumenti e li accordano sui meravigliosi suoni di due decenni prima: l'urgenza espressiva del garage, la vitalità del beat, il fascino multicolore della psichedelia. Eighties Colours ripercorre tutte le tappe del movimento neo-Sixties che per sei calabro1anni rivitalizzò la scena musicale italiana: un circuito indipendente da cui uscirono decine di dischi, fanzine e fogli di controinformazione, e si organizzarono concerti e tour. Attraverso la viva voce dei protagonisti di allora e con un apparato iconografico senza precedenti, questo libro ci trascina nell'atmosfera di febbrile eccitazione, di entusiasmo e di spontaneità di quegli anni irripetibili e naïf.

L'AUTORE

Roberto Calabrò (Reggio Calabria, 1971), giornalista, scrive per «L'Espresso», «la Repubblica» e «il Venerdì». Da oltre venti anni si occupa di tutto ciò ha a che fare con la cultura underground e il rock'n'roll: è stato a lungo una firma del mensile «Rockerilla» e ha collaborato con molte altre testate specializzate – tra cui «Rumore», «Bassa Fedeltà», «Urlo», «Ruta 66», «I-94 Bar» – in Italia e all'estero. Direttore responsabile della rivista «Freak Out», blogger e appassionato di "citizen journalism", ha pubblicato Queens Of The Stone Age: il suono del deserto (Arcana, 2004). Per la stessa casa editrice ha curato la revisione editoriale dell'Enciclopedia Rock 1954-2004.

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