repartomacelleriaREPARTO MACELLERIA è tratto dall' omonimo racconto di Marco Vichi.

Racconta l’incontro, dopo una serie interminabile di ricerche, di un ex partigiano, ormai anziano, con il suo torturatore fascista...

Reparto Macelleria di Marco Vichi, con Francesco Botti 

videoTratto dal racconto “Reparto Macelleria” di Marco Vichi (in “Perché dollari?” di Marco Vichi, Guanda) - Adattamento del testo: Federico Batini e Francesco Botti, con la collaborazione e supervisione di Marco Vichi.
 Con Francesco Botti.

Reparto macelleria di Marco Vichi racconta l’incontro, dopo una serie interminabile di ricerche, di un ex partigiano, ormai anziano, con il suo torturatore fascista. Il filo conduttore del testo viene portato a conoscenza del pubblico attraverso una voce narrante che, in maniera del tutto accidentale, instaura un forte legame di amicizia con Camillo, l’ex partigiano, che adesso gestisce una piccola libreria. Il racconto di Camillo ci permette di fare un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, soffermandoci su alcune delle aberrazioni di cui il periodo fascista è stato teatro. Il finale costituisce forse l’ultima rivincita, inconsueta, su ciò che è stata la differenza tra coloro che imponevano la loro volontà con crimini e violenza e coloro che si sono opposti ad essa, fino al rischio della morte. 

Tutto ciò fornirà la massima che accompagnerà il protagonista, dopo quella tragica esperienza, fino al letto di morte: io non sarò mai come loro.
In scena Francesco Botti, accompagnato da musiche e da alcuni oggetti simbolici, che interpreta più ruoli, non limitandosi ad un racconto ma conducendoci proprio dentro la scena, sino ad un picco di tensione massima quando il racconto si fa tragico all’interno del vero e proprio “Reparto Macelleria”, il luogo delle efferate torture fasciste del temibile Spallani.
Il racconto che abbiamo scelto, tratto dal volume Perché dollari, di Marco Vichi (Guanda, 2005) ha un fortissimo valore civico e memoriale e da questo spettacolo sono iniziate le produzioni della Scuola di Narrazioni trovando il partner ideale nel Comune di Poggibonsi che ha cooperato alla produzione.

 

“Il racconto della cattura e delle torture ricevute da quello che allora era un ragazzino avvolge e coinvolge lo spettatore, ma perché cercare a distanza di così tanti anni il proprio torturatore?” (Corriere di Firenze)

“Lo spettacolo ci cala nell’atmosfera storica degli ultimi anni del fascismo e delle sue aberrazioni” (Il Giornale)

“I consensi ricevuti sia per il testo che per le qualità dell’attore promettono una serata di notevole impatto” (Il Corriere di Firenze)

“Un incontro che permette di rivelare l’atroce, indicibile dolore della tortura” (L’Unità)

 

Reparto macelleria

INTERPRETE: Francesco Botti - ATTORE attivo dal 1990, si è specializzato presso la Scuola D’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano studiando con Kuniaki Ida, Giampiero Solari, Elisabeth Boeke, ed Emanuele De Checchi. Nel periodo 1995 - 2001 partecipa a produzioni teatrali presso Teatro Out Off di Milano, CRT salone di Milano, Festival Intercity, Cantiere Internazionale di Montepulciano, Prato Fabbrica Cultura, Il Teatro e il Sacro e altri. Dal 1995 attivo come docente di teatro e in corsi di orientamento informativo e formativo alle professioni dello spettacolo a Bologna, Milano, e nei paesi dell’area mediterranea. Dal 2000 approfondisce l’impegno in ambito didattico-formativo prima come free lance e poi con collaborazioni sistematiche con l’Associazione Nausika-Scuola di Narrazioni Arturo Bandini. Approfondisce la sua formazione partecipando a seminari e corsi con Giorgio Rossi, Marisa Fabbri, Loriano della Rocca (ex Cricot 2 di Tadeusz Kantor), Sergio Pisapia Fiore e Giulia Lazzarini.  Con Sergio Pisapia Fiore lavora come attore dal 2000 al 2006 nelle produzioni: “La Commedia degli Equivoci” di W.Shakespeare, “Sogno di una Notte di Mezza Estate” di W. Shakespeare, “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di O. Wilde, “Le sorprese del Divorzio” di A. Bisson, “Galileo” di B. Brecht, “L’Albergo del Libero Scambio” di Georges Feydau e il Documentario teatrale dal titolo “Il nascere, l’evolversi e il decadere della gloriosa Commedia dell’Arte” andato in scena a Patrasso (Grecia) Capitale Europea della Cultura 2006. Dal 2002 fonda insieme a Gianni Bruschi l’associazione Terìaca che attraverso l’omonimo progetto sviluppa interventi di cooperazione internazionale sulla cultura popolare attraverso la rivalutazione delle danze popolari dell’Italia e del Bacino Mediterraneo producendo spettacoli ed atelier a Bologna, Lecce, Napoli, Tunisia, Marocco e Francia. Tra gli spettacoli: “Terìaca – Antidotum Tarantae” e “Stirpe”. In ambito televisivo ha lavorato nella fiction “Vivere” e “Italia sul Due”. Autore di testi teatrali e narrativa, attualmente collabora con la Scuola di Narrazioni “Arturo Bandini” di Arezzo come attore nelle produzioni di teatro\letteratura e come docente nei percorsi di lettura e scrittura creativa e di alfabetizzazione e comunicazione, nonché di orientamento attraverso le metodologie narrative. Tra le produzioni realizzate con la Scuola di Narrazioni "Arturo Bandini" di Nausika: REPARTO MACELLERIA di Marco Vichi, LA PIENA di Guido Conti e ROCK NOTES con Drigo dei Negrita. Ha realizzato tre audiolibri prodotti dalla Scuola di Narrazioni “Arturo Bandini”: “IL CANTO DI NATALE” di C. Dickens, “LA VITA DI MARIA” di R.M. Rilke e “LA NOVELLA DEL BUON VECCHIO E DELLA BELLA FANCIULLA” di Italo Svevo.

Marco Vichi

AUTORE: Marco Vichi - E' nato a Firenze nel 1957. Nel marzo 1999 è uscito presso Guanda Editore il suo romanzo L’inquilino, uscito nel 2000 anche in Grecia. Di questo stesso libro ha scritto una sceneggiatura insieme a Antonio Leotti. Sempre nel 1999 ha realizzato per radio RAI RADIO TRE cinque puntate della trasmissione “Le Cento Lire” dedicate all’arte in carcere. Nel giugno 2000 è uscito il suo secondo romanzo, Donne donne, sempre per Ugo Guanda Editore, che nel 2004 è uscito in Grecia. Nel gennaio 2002 è uscito il suo terzo romanzo per Guanda Editore: Il commissario Bordelli, uscito in Portogallo nel 2003 e in Spagna e Germania nel 2004. Nel febbraio 2003 è uscito Una brutta faccenda, il secondo episodio del Commissario Bordelli, che è stato acquistato, come il primo della serie, in Spagna, Germania e Portogallo. Nello stesso anno ha curato un libretto di “omaggi” a John Fante per Fazi Editore, allegato a un documentario sullo stesso scrittore (regia Giovanna Di Lello). Dal 2003 tiene laboratori di scrittura in varie città italiane e presso il corso di laurea in Media e Giornalismo dell’Università di Firenze. Nel maggio 2004 è uscito Il nuovo venuto, il terzo episodio del Commissario Bordelli. Nel frattempo sono usciti e usciranno racconti in varie riviste e antologie. Collabora alla stesura di sceneggiature, cura antologie di letteratura, scrive su quotidiani e riviste nazionali. Dal 2003 lavora all’adattamento dal francese di Love Bugs, il format televisivo di Italia Uno. In aprile del 2005 è uscito Perché dollari?, una raccolta di quattro racconti tra cui uno con protagonista il commissario Bordelli. Sempre nel 2005, in luglio, ha organizzato e diretto il festival R(e)sistere di Sant’Anna di Stazzema. Dal 2004 lavora, assieme all'associazione Nausika, al progetto che nel 2005 è approdato alla fondazione della Scuola di Narrazioni Arturo Bandini (www.narrazioni.it). Ha curato l’antologia Guanda Città in nero, uscita nel luglio del 2006, dove è presente un racconto con il commissario Bordelli. A ottobre del 2006 è uscito il romanzo Il Brigante, ambientato in Toscana nei primi dell’Ottocento. Nello stesso mese è uscito Firenze nera (Aliberti Editore), un libro con due racconti, uno dei quali di Emiliano Gucci. A novembre 2006 è uscito un suo racconto nell’antologia La vita addosso (Fernandel), legata a un’iniziativa della cominità Ceis d Lucca (alla quale andranno i proventi del libro). Nel giugno 2007 ha curato una nuova antologia per Guanda, Delitti in provincia, e a settembre dello stesso anno è uscito il romanzo Nero di luna (Guanda). Nel gennaio del 2008 è uscita una riedizione di Donne donne.

Associazione Nausika
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