Le menzogne sbocciano
dalle tue labbra dolci,
come l'ibisco si apre al sole
ogni mattina,
doni crudeli di falsità
offerti con la noncuranza
di un uomo
innamorato di un'altra.
Sono tornata
per seppellire il nostro amore,
amore mio,
ma impossibile è
rendergli omaggio.
Esso ha già cambiato forma,
ormai inafferrabile,
danza beffardo nel tuo sguardo freddo,
che più non si posa
sul mio viso;
fa rumore nel silenzio
che le mie domande
incontrano;
si pavoneggia negli specchi
della tua arida cortesia;
e si disseta, infine,
avido,
alla fonte della tua suprema indifferenza.
Troppo tardi
anche per dirsi addio,
amore mio.
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